Fumetti

Sergio Bonelli Editore - Speciale Dampyr n.9 'Gli studenti della scuola nera', la recensione

Mauro Boselli e Paolo Bacilieri realizzano lo speciale numero 9 di Dampy, ambientato in Islanda

07/11/2013
Sergio Bonelli Editore - Speciale Dampyr n.9 'Gli studenti della scuola nera', la recensione

Non la dicitura "speciale" nel titolo a rendere questo albo, intitolato Gli studenti della scuola nera, appunto, speciale. Si parla spesso e quasi sempre a vanvera della dicotomia fra fumetto popolare e fumetto d'autore, cercando di mettere una distanza fra le due cose e cercando di creare diverse competenze e diversi tipi di narrazione o grafica laddove probabilmente il fumetto potrebbe essere semplicemente diviso solo in fumetto ben fatto e fumetto fatto male.

In questi discorsi oziosi uno dei punti di riferimento, in Italia, la Sergio Bonelli Editore; editore, appunto, del fumetto popolare per eccellenza. Nella casa editrice, poi, abbiamo un autore, che definire prolifico un eufemismo, che oggi come oggi potrebbe essere considerato l'autore pi popolare in assoluto in Italia, laddove con popolare indichiamo che realizza storie pubblicate su albi di prezzo contenuto, grande foliazione e grandissimo numero di copie vendute: parliamo, ovviamente, del curatore della testata (nonch co-creatore, con Maurizio Colombo) di Dampyr,Mauro Boselli, nonch curatore oggi anche della testata Tex e ogni anno scrittore di un gran numero di storie di entrambi i personaggi. Fermo restando che per chi scrive popolare un aggettivo che non ha, se proprio lo si deve usare, alcuna connotazione negativa, aggiungo solo che la quantit di informazioni e documentazione che un autore di fumetto popolare come Boselli deve assimilare prima di poter scrivere una storia di cento o duecento pagine di Dampyr o Tex (una sola) dieci volte pi poderosa di quella necessaria, tanto per fare un po' di gazzarra, ad un intimista autore di graphic novel autobiografiche ambientate nell'ombelico dell'autore.

Detto questo, l'albo di cui parliamo decisamente uno shock perch sovverte e mischia appunto le categorie a cui prima si accennava. Dietro una copertina, anche questa, singolare del sempre efficace Enea Riboldi (singolare visto che rappresenta il protagonista di spalle), i disegni di questo speciale sono opera di Paolo Bacilieri. Non nuovo alle collaborazioni con la casa editrice di Via Buonarroti (suoi alcuni Napoleone, nel recente passato, anche raccolti in volume dalla Rizzoli-Lizard), Bacilieri da tempo osannato dalla critica come uno dei migliori autori completi del fumetto italiano sia per le sue capacit narrative sia per la sua arte grafica, ormai personalissima, riconoscibile e molto evocativa. Sintesi, la sua grafica, appunto, di molti spunti i pi diversi fra di loro. Anche in questo caso Boselli, che narra una vicenda molto interessante come al solito articolata fra passato e presente e streghe e vampiri e sogni e incubi ambientata in Islanda, non ce ne vorr se i riflettori saranno puntati sull'anomalia Bacilieri e su cosa vale la pena evidenziare della sua opera e del suo stile per invogliare i lettori a comprare questo albo. Sarebbe carino (e folle e stancante) analizzare tutte le 176 pagine perch siamo sicuri che in ogni tavola si riuscirebbe a trovare un particolare, una intuizione, un'applicazione singolare del suo stile, degna di nota. Ovviamente non lo faremo.

Tavola 1 (pagina 3), si parte con una parete interna di una cella, colorata con una texture di tratteggio incrociato. Le vignette da 1 a 6, su due strisce, sono 6 quadrati e la vignetta numero 7 un rettangolo che occupa mezza tavola. Gli spazi bianchi fra le vignette, nella parte superiore, sono una grata. Come quella di una cella. Non voglio azzardare scommesse ma penso che in un albo Bonelli non sia mai stata organizzata una scansione di vignette in questo modo. Tralasciamo vignette scontornate e citazioni pi o meno dirette a stampe e dipinti d'epoca e anche la tipica inchiostratura di Bacilieri, con i contorni delle figure in primo piano molto marcati con tratto spesso a staccarli dallo sfondo mentre i segni interni alle figure sono molto pi sottili e con le texture create con fitti tratteggi paralleli incrociati a scomparire. Pagina 13; di nuovo le tre vignette quadrate ma al centro tavola con sopra e sotto due panorami, nel primo si vede un cavaliere in lontananza, nelle tre vignette la criniera del cavallo un particolare dell'elsa della spada e il ciuffo del cavaliere; nella panoramica sotto, da dietro, il cavallo in primo piano. La vignetta nella parte bassa scontornata nella parte alta,verso le tre quadrate.

Parliamo di scelte di tratto, di scelta di grandezza di vignetta e di inquadratura, di scelta del particolare rispetto al totale; tutte piccolissime (ma neanche tanto) caratteristiche che, per un amante del disegno, sono la cifra della qualit di questa tavola. Sfogliando ancora: pagine 38 e 39; molte vignette scontornate. Una solo parzialmente di lato, un'altra (anzi due) senza contorno nella parte bassa (cosa anche questa abbastanza inusuale).

Pagine 50 e 51; struttura delle vignette particolare. A sinistra una vignetta che in un angolo lascia lo spazio per un'altra, pi piccola, al suo interno. A destra una vignetta che supera, asimmetricamente, l'altezza delle due precedenti sulla stessa striscia. Pagina successiva, un lampione esce dalla prima vignetta e supera i margini che di solito gli albi Bonelli hanno (anche al di fuori delle gabbie delle vignette) arrivando quasi al bordo della pagina. Tavola ancora successiva (pagina 53) seconda vignetta graficamente elegantissima, quasi un pezzo d'arte a s stante. Avrete capito che la tentazione di parlare di ogni tavola grande; pagina 60, nella striscia centrale, di una vignetta, un demone a tre teste apre le ali: sopra di lui le tre vignette precedenti, per seguire la forma sottostante, sono allineate verso l'alto, ma di altezza diversa. Pagina successiva, vignetta 2, una finestra vista dall'esterno, riquadrata in una vignetta quasi delle stesse proporzioni della finestra stessa, con un effetto cornice molto singolare. A pagina 71 ancora tre vignette allineate verso l'alto ma di altezza diversa. Pagina 73, 74 e 75, in ognuna una vignetta lunga senza il bordo basso. Le ultime due riportano queste vignette in alto (una raffigura una baita di giorno ed una la stessa di notte) con sotto 4 vignette quadrate. Le tre tavole successive sono drammatiche e belle; la protagonista del sogno di Harlan bellissima e dolente, il freddo della nevicata tangibile, gli sguardi di entrambi malinconici e sofferenti, l'epilogo tragico inevitabile e violento.

Sono tavole molto belle, indubbiamente, che dimostrano quale e quanta libert sia stata per fortuna concessa al disegnatore, libero di organizzare la tavola come meglio ha creduto, potendo cos seguire la sua idea di fumetto e consegnandoci scelte particolari e molto efficaci.

Ancora; pagina 117 e 118; praticamente due splash page che raffigurano la Scuola Nera e la sua struttura verticale, con dentro alcune vignette quadrate (solo una nella prima e quattro, alternate a destra e sinistra, nella seconda); la seconda tavola addirittura firmata dall'autore. Ultima segnalazione, pagina 144, pruriginosa e pertanto immancabile nelle nostre sottolineature, non fosse altro per la magneticit dello sguardo dell'insegnante di "materia alternativa", talmente esuberante da sfondare la sesta vignetta in basso (la sesta di sei) e coprire la numero quattro.

Ci fermiamo qui perch, al netto delle molte chiacchiere gi fatte, in sintesi questo volume una continua scelta di soluzioni particolari, disegnate da Bacilieri come solito fare, con il suo stile apparentemente poco dinamico, che per ci permette di godere anche dei momenti di lotta e corsa dei protagonisti. La fanno da padrone, ovviamente, gli sguardi dei protagonisti e anche quelli di un veramente centrato, nonostante i dubbi che la scelta di un disegnatore come Bacilieri potesse presumere per un personaggio cos cupo, Harlan dagli occhi veramente di ghiaccio.

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