Fumetti

Mondadori Comics - La via della spada, la recensione

Nella collana Prima viene pubblicato per la prima volta in Italia il primo volume scritto da Mathieu Mariolle e disegnato da Federico Ferniani

19/04/2014

Nel Giappone Medioevale ispirato a quello realmente esistito, ma condito da elementi di fantasia che lo accostano ai pi famosi mondi fantastici delle migliori e maggiori saghe, un samurai infallibile, assolutamente distaccato da ogni interesse verso successo onori e danaro, di prende carico di insegnare al giovane rampollo del signore della guerra Nakamura, desideroso, quest'ultimo di renderlo degno di sposare la figlia dell'Imperatore. Il primo volume della serie di tre narra appunto l'inizio di questo viaggio e, per bocca della narrazione di Mikedi, questo il nome del figlio di Nakamura, impareremo a conoscere il ronin Musashi Miyamoto, impossibile da battere in duello vista la sua dichiarata abilit di distorcere il tempo e fermarlo a suo piacimento, rozzo, diretto, assolutamente immune ad ogni forma di cortesia e rispetto verso chiunque abbia un minimo di autorit ma pronto a mostrarsi rispettoso ed affettuoso verso chi dimostri purezza d'animo e onest.

Un insegnamento, quello che prende le mosse in questo albo, che almeno in questa prima fase chiaramente prescinde da qualsiasi cosa di fisico che non sia privazione e difficolt contrapposti agli ozi della vita in casa di Nakamura; un insegnamento, dicevamo, che il protagonista stima, all'inizio dell'albo, di poter completare in dieci, quindici anni e che per ora si concretizzata solo nel far apprendere a Mikedi chi Musashi e quali sono i suoi valori. Una storia, gi sappiamo, che mostrer non pochi colpi di scena e che manterr alto il livello di interesse e avventura.
Non sempre il mischiare molti ingredienti rende il piatto appetitoso; la collana Prima della Mondadori per, in questo caso, ci cucina a puntino un piatto decisamente sostanzioso e la genesi e la cottura dello stesso sono particolarmente interessanti. A prima vista, da titolo copertina e disegni, abbiamo fra le mani un volume che parla di Samurai, di onore, ambientato nel Giappone Medioevale.

Una migliore analisi e lettura, invece, ci spiegher cosa in realt il libro e che qualit ha, che prescindono probabilmente dalle caratteristiche come dire, organolettiche, che abbiamo elencato sopra.

Esiste una serie di romanzi scritta da un autore francese, Gilles Dumay, con lo pseudonimo di Thomas Day (ingrediente uno, autore francofono con pseudonimo inglese); incentrato sulle avventure di un samurai che si muove in un Giappone medioevale ma non precisamente nella realt storica realmente accaduta. Questo il secondo ingrediente particolarmente saporito; la storia ha in realt una ambientazione fantastica perch ai temi classici dell'epoca e del posto in cui si svolge si sommano tematiche carissime a tutti i lettori e scrittori di fantasy.

Staccandosi (ingrediente due) quindi dalla mera riproposizione della storia di un samurai con un giovane riluttante apprendista che deve formare negli anni ma abbeverandosi a piene mani dalle fonti di fantasy pi famose, non ultima la saga di Guerre Stellari, con tanto di riferimenti a fonti prodigiose di forza e lati oscuri da intraprendere.

Questa storia capita tra le mani di un editore francese, la Glenat, che la affida ad uno sceneggiatore francese, Mathieu Mariolle (ingrediente tre) affidandosi alla parte grafica ad una vera rivelazione, quell'italianissimo Federico Carlo Ferniani praticamente sconosciuto ed inedito in Italia (ingrediente numero quattro).

Conosciuto oltralpe anche per un'altra serie, ambientata nell'America del Nord della fine dell'ottocento ed una partecipazione alla serie Prometeo (presto pubblicata anche questa dalla Mondadori in Italia), Ferniani si getta in questa avventura con spirito decisamente costruttivo: la sua classe puramente europea attinge all'immaginario manga per cercare una sintesi fra gli stilemi tipici del fumetto italiano, occidentale, con quello orientale: quando stringe l'inquadratura per delineare i volti la sua inchiostratura e la sua arte appare assolutamente tutta italiana; quando infuriano le battaglie fra le lame dei samurai e quando, in questo primo volume, deve lanciarsi nella rappresentazione di panoramici assalti a enormi pesci coperti da conchiglie velenose.

Il quarto ingrediente il fatto che l'albo ci arrivi (il titolo dell'etichetta, Prima, questo sta ad indicare) fra le mani in Italia a brevissima distanza dall'edizione originale, con tanto di pagine finali di schetchbook e prove di copertina.

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