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L'arte di Giovanni Boldini in mostra a Forl

Ai Musei di San Domenico dal 1 febbraio al 14 giugno 2015

21/01/2015
L'arte di Giovanni Boldini in mostra a Forl

"C'est un classique!".
E' questo il riconoscimento dato a Giovanni Boldini (Ferrara 1842 ? Parigi 1931), fin dalla prima esposizione postuma che si tenne a Parigi a pochi mesi dalla morte.
La Fondazione e i Musei di San Domenico di Forl proseguono nell'esplorazione, attraverso nuovi studi e la riscoperta di opere poco note, della cultura figurativa tra Otto e Novecento, proponendo per la stagione espositiva del 2015 una approfondita rivisitazione della vicenda di Giovanni Boldini, certamente il pi grande e prolifico tra gli artisti italiani residenti a Parigi.

Nella sua lunghissima carriera, il pittore ferrarese ha goduto di una straordinaria fortuna, pur suscitando spesso accese polemiche, tra la critica ed il pubblico.
Rispetto alle recenti mostre sull'artista, questa rassegna si differenzia per una visione pi articolata e approfondita della sua multiforme attivit creativa, intendendo valorizzare non solo i dipinti, ma anche la straordinaria produzione grafica, tra disegni, acquerelli e incisioni.
Le ricerche pi recenti di Francesca Dini (curatrice della mostra insieme a Fernando Mazzocca), consentono di arricchire il percorso con la presentazione di nuove opere, sia sul versante pittorico che, in particolare, su quello della grafica.
Uno di punti di maggior forza della mostra sar la riconsiderazione della prima stagione di Boldini negli anni che vanno dal 1864 al 1870, trascorsi prevalentemente a Firenze a stretto contatto con i Macchiaioli.
Questa fase, caratterizzata da una produzione di piccoli dipinti (soprattutto ritratti) davvero straordinari per qualit e originalit, sar vista in una nuova luce grazie alla possibilit di presentare parte del magnifico ciclo di dipinti murali realizzati tra il 1866 e il 1868 nella Villa detta la Falconiera, a Collegigliato presso Pistoia, residenza della famiglia inglese dei Falconer.

Si tratta di vasti paesaggi toscani e di scene di vita agreste che consentono di avere una visione pi completa del Boldini macchiaiolo.
Le prime sezioni, nelle sequenza delle sale al piano terra, saranno dedicate allimmagine dellartista rievocata attraverso autoritratti e ritratti; alla biografia per immagini (persone e luoghi frequentati); all'atelier; alla grafica cos rivelatrice della sua incessante creativit.
Le sezioni successive, al primo piano, ripercorreranno attraverso i ritratti di amici e collezionisti la grande stagione macchiaiola.
Seguir la prima fase successiva al definitivo trasferimento a Parigi, caratterizzata dalla produzione degli splendidi paesaggi e di dipinti di piccolo formato con scene di genere, legata al rapporto privilegiato con il celebre e potente mercante Goupil.
Avranno subito dopo un grande rilievo, anche per la possibilit di proporre confronti con gli altri italiani attivi a Parigi, come GiuseppeDe Nittis, Vittorio Corcos, SerafinoDe Tivoli e Federico Zandomeneghi, le scene di vita moderna, esterni ed interni, dove Boldini si afferma come uno dei maggiori interpreti della metropoli francese negli anni della sua inarrestabile ascesa come capitale mondiale dell'arte, della cultura e della mondanit.
Seguiranno infine le sezioni dedicate alla grande ritrattistica che lo vedono diventare il protagonista in un genere, quello del ritratto mondano, destinato ad una straordinaria fortuna internazionale.

A questo proposito, costituir una novit la possibilit di accostare per la prima volta ai suoi dipinti le sculture di Paolo Troubetzkoy in un confronto interessante sia sul piano iconografico che formale.

Maggiori informazioni sulla mostra potete trovarle qui:www.mostrefondazioneforli.it.