Fumetti

Bao Publishing - Last Man (1 e 2), la recensione

Balak, Vivs e Sanlaville ci consegnano una storia d'azione condita con i migliori ingredienti tipici della narrativa di genere

01/03/2015

C' poco da dire, potrebbe suonare offensivo chiamarlo gallina dalle uova d'oro (e sicuramente non rende giustizia alla qualit del suo lavoro ma allude ad un certo tocco fatato magari sintomo di fortuna) eppure potrebbe essere lo zampino di Bastien Vivs ad aver contribuito in maniera decisiva al successo (ed alla innegabile qualit) della serie Last Man, edita in Italia dalla Bao Publishing.

Il punto che in pochissimi anni di carriera laddove ha messo lo zampino (in molte opere come autore completo, in questa, ad esempio, come parte di un trio con compiti magari non pressanti: co-autore, co-disegnatore, colorista...) ha realizzato un qualcosa che in una maniera o nell'altra ha fatto centro. Gi pi volte riuscito a invertire la rotta e cambiare bruscamente la direzione del suo disegno o del suo racconto fra un volume e l'altro (anche se, nei fatti, in Italia non abbiamo potuto godere della sua produzione in ordine cronologico) ed ogni volta la sterzata non ha prodotto n cali di interesse n cali di qualit.

Colore, bianco e nero, racconto intimista o di avventura. Dove c' Vivs, secca dirlo, c' qualit e successo. Secca perch l'autore, tra l'altro anche esteticamente carino, nonch gentile e disponibile le molte volte che stato in Italia alle varie fiere che lo hanno ospitato, effettivamente sembra troppo in gamba per essere reale. In grado di toccare le corde pi sensibili dei lettori con racconti intimisti che scavano nelle difficolt dei giovanissimi (o almeno in quelle che si avevano una generazione fa) ad approcciare l'altro sesso oppure in grado di raccontare benissimo il nulla. Non suoni come offesa visto che non lo : parlo della capacit di riuscire a rendere sostanza la forma del racconto e pertanto di riuscire ad affabulare il lettore anche senza raccontare una vera e propria trama, solo rendendo corposo e di qualit il racconto.

In questo caso il suo contributo (colorazione piuttosto che disegno o creazione della serie) si sposa benissimo a quello degli autori Balak e Sanlaville e ci consegna una serie a lunga gittata dal titolo Last man. Tuttora in corso di pubblicazione grazie ai tipi della Bao Publishing (attualmente in uscita il numero 3 in Italia e il numero 6 gi stato pubblicato in edizione originale in francese dalla Casterman), Last man frutto quindi della collaborazione di tre giovani autori (fra i tre Vivs, nei fatti quello con la maggiore esperienza da professionista, ed attivo solo dl 2007...) e soprattutto delle esperienze culturali e professionali degli stessi. Sia Balak che Sanlaville, va ricordato, sono tra l'altro storyboardisti e la scansione veloce, talvolta adrenalinica di questa storia non pu far altro che attingere a piene mani dalle loro esperienze lavorative in questo ambito.

Le prime pagine dei volumi sono colori (anche se piatti); le successive in bianco e nero con campiture grigie e i volumi, nelle pagine finali, hanno al loro interno degli adesivi rimovibili. Sia la singolarit delle prime pagine soltanto a colori che gli adesivi ammiccano ad un certo tipo di fumetti degli anni settanta dedicati ad un pubblico di giovanissimi. Anche se in questo Last Man c' qualcosa in pi di un prodotto leggero per giovanissimi.

La storia prende le mosse in un passato (futuro?) indefinito nel tempo e nello spazio; in un luogo che sembrerebbe un medioevo francese piuttosto che inglese dove capacit e poteri speciali sembrano essere presenti e conosciuti.

Nei primi due albi il filo conduttore , come in molti libri e film e videogiochi, una gara di combattimento. In questo caso a coppie. Adrian Velba, un govanissimo combattente, all'ultimo minuto si iscrive con lo sconosciuto (il bel tenebroso di poche parole appena giunto in citt) Richard Aldana e inizia a sbaragliare gli avversari. In tutto questo si intrecciano vicende sordide di corte, una liaison fra Aldana e la madre di Adrian e qualche altro amo lanciato in virt del fatto che, come in tutti i serial che si rispettino, alla fine di ogni capitolo c' un climax che si andr a sciogliere nel volume successivo.

Trama apparentemente semplice, personaggi apparentemente semplici, disegno obiettivamente semplice (lineare, senza tratteggi, molto cinetico ma decisamente essenziale): eppure Last Man, oltre ad avere un discreto successo di pubblico, stata anche insignita del premio come miglior serie al Festival Internazionale del fumetto di Angoulme nel 2015. Il perch, anche in questo caso come in tanti altri che vedono Vivs protagonista, sta nel come raccontato il tutto.

Attingendo ad un tessuto culturale, quello dei quarantenni, fatto di cinema di azione e fantastico, videogiochi e letteratura fantastica, la storia mette con sagacia un piede in ogni ambito e in ogni genere di successo; un racconto (per i primi due volumi) di formazione di un ragazzino attraverso una competizione sportiva; un romanzo fantastico ambientato in un futuro/passato al quale non si sa come si sia arrivati e nel quale la magia parte integrante della vita; ha un protagonista misterioso, silenzioso, invincibile e donnaiolo; narra di combattimenti fantastici come solo un manga o un anime saprebbero fare. Miscela esplosiva nelle mani di sapienti curatori, questo Last Man.

Un buon action comics, che pesca a piene mani nei comic book statunitensi e nei manga offrendo un intreccio (per ora) abbastanza lineare raccontato con tanta azione e buon ritmo.

Nel cercare qualche difetto viene il dubbio, in attesa di completare la lettura di tutta la serie, che il prodotto sia un manuale Cencelli dell'entertainment, pi studiato che sentito, nel quale inserire con attenzione quanti pi elementi "standard" delle produzioni di successo. Vedremo, alla fine della serie, se questo vero o falso.

Nei volumi gli autori hanno trovato tempo e modo di inserire alcuni divertissement. Provate a togliere la sovracoperta e scoprirete omini e caricature degli autori...

Riferimenti:
La pagina del Volume n.1 sul sito della Bao Publishing
La pagina del Volume n.2 sul sito della Bao Publishing