Editoria, Riviste, Pubblicazioni

I romanzi di Giorgio Scerbanenco in edicola con il 'Corriere della Sera'

Il 'Corriere della Sera' inizia con il padre del noir nazionale 'Il giallo italiano', un'accurata selezione dei migliori giallisti italiani

24/11/2013

Il Corriere della Sera presenta "Il giallo italiano", le opere dei migliori giallisti italiani per scoprire la letteratura noir: un viaggio in un mondo disperato e feroce, uno stile narrativo crudo e ribelle, parole come proiettili che vanno sempre a segno.

Si parte dai capolavori di Giorgio Scerbanenco, padre del genere, che ha ispirato generazioni di scrittori e registi (da diversi suoi racconti e romanzi furono tratti infatti anche dei film).

Giorgio Scerbanenco (Volodymyr-Dordo ??erbanenko), nasce a Kiev il 28 luglio 1911, nell'allora Russia imperiale, da padre ucraino (che fu ucciso durante la rivoluzione russa) e madre italiana.
In tenera et arriva in Italia, dapprima a Roma e poi, a 16 anni, si trasferisce a Milano, al seguito della madre (che mor invece pochi anni pi tardi).

Costretto per motivi economici ad abbandonare gli studi, Scerbanenco pratic molti e diversi mestieri, dall'operaio al conduttore di ambulanze, prima di arrivare al mondo dell'editoria collaborando a numerose riviste (tra cui noti settimanali femminili) come correttore di bozze, redattore, persino come titolare di una rubrica di "posta del cuore".
Tutte queste esperienze furono enormemente preziose per il grande giallista, perch fu grazie anche al saper ascoltare le tante persone con cui si trov a confrontarsi che svilupp una non comune abilit nel trattare le psicologie dei suoi personaggi.
Scrittore di incredibile prolificit e versatilit, Scerbanenco si misur magistralmente in ogni campo della narrativa di genere: western, fantascienza e letteratura rosa, ma fu con il giallo e il noir che raggiunse la fama, fino ad essere indicato come uno degli scrittori pi importanti di questo genere (il successo arriv per con la quadrilogia dedicata a "Duca Lamberti").
Non vi dubbio, infatti, che sia da considerare tuttora il maestro ideale di tutti i giallisti italiani, almeno a partire dagli anni settanta.

Nel 2006 stata realizzata una docufiction sulla sua vita ad opera del regista Stefano Giulidori, che raccoglie interviste e testimonianze di chi l'ha conosciuto, presentata con successo al Noir in Festival di Courmayeur di quell'anno.
Tra i suoi romanz ricordiamo "I milanesi ammazzano al sabato", "Milano calibro 9", "Le spie non devono amare", "I Ragazzi del massacro".

Sempre ritenendosi di lingua madre italiana, l'essere considerato "straniero" lo fer incredibilmente durante tutta la sua esistenza.
Mor nell'ottobre del 1969, all'apice del suo successo.

Alla sua memoria dedicato il pi importante riconoscimento per la letteratura poliziesca e noir: il premio Scerbanenco.

Si inizia dunque con "Venere privata" (del 1966, il primo romanzo dove appare il personaggio di Duca Lamberti, uscito il 16 novembre) e "Traditori di tutti" (sempre del '66, appena uscito ieri in edicola), e si prosegue con:

3 - I ragazzi del massacro (30 novembre 2013)
4 - I milanesi ammazzano al sabato (7 dicembre 2013)
5 - Milano calibro 9 (14 dicembre 2013)
6 - Al mare con la ragazza (21 dicembre 2013)
7 - Ladro contro assassino (28 dicembre 2013)
8 - La sabbia non ricorda (4 gennaio 2014)
9 - Dove il sole non sorge mai (11 gennaio 2014)
10 - Europa molto amore (18 gennaio 2014)
11 - I sette peccati capitali e le sette virt capitali (25 gennaio 2014)
12 - Racconti neri - vol. 1 (1 febbraio 2014)
13 - Racconti neri - vol. 2 (8 febbraio 2014)
14 - Il centodelitti (15 febbraio 2014)
15 - Le spie non devono amare (22 febbraio 2014)

Trovate comunqueQUIl'intero piano dell'opera.

Sono letture pi che consigliate a chi non conosce ancora questo straordinario scrittore e per chi vuole trovare degli inediti ritratti di un'Italia (e della citt di Milano) lontanissima dall'essere quell'immagine edulcorata e brillante che spesso viene data degli anni del boom economico.
I suoi romanzi riletti oggi infatti appaiono (al di l delle trame e delle trovate ad effetto escogitate per mantenere alta la tensione) anche come uno spaccato umano e amaro dei nostri anni '60, che rivelano una Italia difficile, contraddittoria, persino cattiva, ansiosa di emergere ma disincantata.

I video qui riportati , infine, sono rispettivamente tratti dai titoli di testa di "Milano calibro 9" (1972), il film che Fernando Di Leoliberamente trasse da un racconto presente nell'omonimo libro di Scerbanenco:

e da "La morte risale a ieri sera" di Duccio Tessari (1970), tratto dal romanzo "I milanesi ammazzano al sabato", uscito nel 1969:

Buona visione e buone letture!