Luca Boschi

Il cinema a pennello di Bruno Napoli (1940 - 2003)

In mostra al XVI Napoli COMICON le sue locandine, tra Settima e Nona Arte

25/04/2014
Il cinema a pennello di Bruno Napoli (1940 - 2003)

Mentre varie problematiche (tuttora non risolte) continuano in questo periodo ad affliggere la Rete, con almeno una sessantina di blogger – fra cui il precedente Cartoonist Globale del qui scrivente Vostro Affazionatissimo – lasciati al palo per ristrutturazioni di piattaforme e altre amenità da una ventina di giorni, sembra che il compito della comunicazione di eventi vari tardoprimaverili sia delegata ai soli social network.

Ecco allora che il medesimo blogger qui scrivente, riemergendo dalla cura contemporanea di diverse pubblicazioni cartacee e non solo, torna finalmente ad aggiornare The Boschington Post!

In particolare, non possiamo evitare di citare la particolarissima copertina del Topolino della settimana prossima, in edicola dal 30 aprile. Realizzata da Blasco Pisapia (disegno) e Mirka Andolfo (colori), incita i lettori a recarsi in massa al XVI festival partenopeo Napoli COMICON, in particolare nell’area Panini che lancia questo Topolino e una nuova pubblicazione, con la presenza del suo sceneggiatore Massimo Marconi.

News sul Napoli Comicon 2014

Nei prossimi giorni, su questo spazio del multimediale e multicanale PostCardCult (che avrà anche uno stand allo Salone Internazionale del Fumetto e dell'Animazione napoletano, il prossimo 1-4 maggio), evidenzieremo alcuni eventi, a partire dagli incontri Disney, per proseguire con un convegno sulla critica fumettistica mezzo secolo dopo il “via!” di Umberto Eco.

Senza dimenticare (anzi!!!) la celebrazione del 90° anniversario del settimanale il Giornalino con un convegno (lo stesso giorno di mercoledì 30), il prosieguo della esposizione “Il Glorioso Giornalino” che lo riguarda, fino all'1 giugno alla Mostra d’Oltremare dove si terrà la mostra mercato, e un eccezionale catalogo attualmente in stampa, del quale vi diremo presto.

Per il momento, parliamo di uno dei temi dell’edizione 2014, che riguarda i legami tra Settima e Nona Arte: rispettivamente cinema e fumetto.

C’è stato un periodo felice, nell’ambito dell’illustrazione, definito recentemente “cinema a pennello”, quando la Settima Arte si serviva di esperti e immaginifici pittori per realizzare i manifesti delle pellicole in uscita. Avveniva sia perché la fotografia e le possibilità di compiere efficaci fotomontaggi non erano ancora molto sviluppate, sia perché degli eccellenti artisti (chiamati riduttivamente “cartellonisti”) erano in grado di svolgere da soli, in tempi tutto sommato brevi, sia la composizione pittorica, sia i titoli dei film, impiegando dei caratteri adeguati. In pratica, potevano garantire alla casa di distribuzione un servizio completo, dopo aver ricevuto l’approvazione dei loro bozzetti preliminari (anch’essi, nel loro piccolo, significative opere di illustrazione), che nel caso di pellicole estere doveva superare vari scogli e autorizzazioni legate anche alla proprietà internazionale dei film.

Il “cinema a pennello” di Bruno Napoli

Uno di questi valenti artisti, molto attivo nella seconda metà del Novecento con dipinti a tempera e ad acrilico, molto dettagliati ed evocativi, è Bruno Napoli. Napoli COMICON ha l’onore di rendergli omaggio con una rassegna antologica personale, dopo averlo riscoperto nell’edizione 2013 della rassegna, in occasione della mostra Magica Disney - 3000 volte Topolino.

Questa volta, in occasione dell’analisi dei rapporti fra Fumetto, Illustrazione e Cinema, Bruno Napoli è presente con una galleria di illustrazioni, bozzetti, materiali di lavoro e lettere d’epoca che precisavano i desiderata della committenza, legate soprattutto ai film narrativi con attori: commedie, film d’azione e di avventura di ogni genere. Non mancano, comunque, i riferimenti al cinema d’animazione, in particolare con due argomenti trattati in altri ambiti di Napoli COMICON 2014: l’omaggio agli ottant’anni della figura di Paperino e il recupero della versione originale del primo lungometraggio animato della storia. È Biancaneve e i Sette Nani (Snow White and the Seven Dwarfs, 1937), che Napoli ha raffigurato più volte per poster, locandine ed enormi manifesti. Alcuni di questi riuscivano a raggiungere dimensioni enormi al momento della stampa, composti da molti fogli da riunire a mo’ di puzzle in sede di esposizione al pubblico.

Sulle orme di Ballester e De Seta

Nell’ambito del “cinema a pennello”, Bruno Napoli è uno degli ultimi, attivissimi eredi di una tradizione che parte da lontano, annoverando fra gli artisti specializzati in campo cinematografico nomi importanti dell’illustrazione, purtroppo molto spesso dimenticati dal pubblico e trascurati dalla critica. Fra questi, è il caso di citare almeno Tino Avelli, Anselmo Ballester, Alessandro Biffignandi, Silvano Campeggi (detto “Nano”), Alfredo Capitani, Renato Casaro, Renzo Cenci, Angelo Cesselon, Averardo Ciriello, Mario De Berardinis, Enrico De Seta, Rodolfo Gasparri, Giuliano Geleng, Piero Ermanno Iaia, Giuliano Nistri, Arnaldo Putzu, Sandro Simeoni

Da sempre appassionato di disegno, collezionista di fumetti, Bruno Napoli giunge a Roma nel 1950, siciliano di origine. Nella capitale frequenta l’Istituto Artistico e, a soli 17 anni, comincia a lavorare come grafico presso una pubblicazione filatelica che ha sede a Roma: L'Asta Francobolli. Quindi, per un periodo lavora nello studio di grafica e animazione di Emanuele Luzzati e Giulio Gianini. Il giovane Bruno mostra ben presto una notevole versatilità creativa e artistica, sia come grafico pubblicitario, sia come illustratore e fumettista. In questo campo è introdotto dal fratello maggiore Vito Napoli, anch'egli illustratore, dotato come gran parte della famiglia Napoli di eccezionali doti artistiche.

Un poster dopo l’altro

È negli anni del boom economico che Bruno inizia a lavorare per le distribuzioni cinematografiche, ricevendo in alcuni casi riconoscimenti diretti da registi e produttori. All’inizio degli anni Settanta, l’allora capo ufficio pubblicitario della Walt Disney Productions, Lionello Dottarelli, dimostra una profonda stima e ammirazione per l'operato di Bruno, per questo gli affidandola realizzazione delle illustrazioni dei lungometraggi classici Disney, non soltanto quelli con personaggi disegnati, ma anche quelli con attori, come Il gatto venuto dallo spazio (1977) o dei capitoli della saga del maggiolino Herbie. Anche quando la distribuzione dei film Disney passa all'allora CIC (in seguito United International Picture), Napoli prosegue per anni ad essere l'unico cartellonista coinvolto nella realizzazione delle illustrazioni per i film Disney, la qual cosa lo impegna notevolmente, benché nel frattempo anche altre pellicole di successo godano del suo contributo pittorico. Fra questi, lungometraggi italiani come Indio 2 – La rivolta (1991), di Anthony M. Dawson (al secolo Antonio Margheriti) o Il giorno del Cobra (1980) di Enzo G. Castellari o di produzione estera come Per favore ammazzatemi mia moglie (Ruthless People, 1986) del trio David Zucker & Jim Abrahams & Jerry Zucker o il famoso Popeye (1980) di Robert Altman.

In ambito Disney, invece, escono dalle sue mani i poster di film nuovi come le riedizioni anni Settanta-Ottanta dei classici del passato: Red e Toby nemiciamici (uscito la prima volta in USA nel 1981), Fantasia (1940), Le avventure di Bianca e Bernie (1977), Bambi (1942), The Black Hole (1979). Negli stessi anni, Bruno Napoli lavora anche per la nota azienda produttrice di giochi Clementoni S.p.A., che in virtù della sua capacità di interpretare il mondo Disney, gli affida la realizzazione di numerosissime tavole destinate al mercato dei puzzle.

L’artista scompare nel 2003, dopo un periodo di inattività artistica, dovuta al mutato sistema di produzione e post-produzione della grafica pubblicitaria.

Un ringraziamento per la realizzazione della mostra va alla famiglia Napoli e soprattutto a Emanuela, figlia di Bruno e custode dello scrigno delle sue meraviglie.