Martin Mystre

[Recensione] I dolori del giovane Martin

Martin Mystre Special n.28, luglio 2011

22/07/2011
Soggetto e sceneggiatura di Carlo Recagno

Disegni di Rodolfo Torti

Com noto, la nuova formula dello Speciale di Martin Mystre (che ultimamente sembrava in perenne ricerca di una nuova fisionomia) incentrata sulle vicende universitarie della giovent del protagonista, possibilmente con la presenza di organizzazioni segrete che non rivelano il proprio nome.

Al terzo appuntamento, ci accorgiamo che Carlo Recagno ha costruito, con diabolica capacit di pianificazione a lungo termine, unambientazione e un cast di tutto rispetto, perfetti per una serie regolare che non ha nulla da invidiare alla versione animata. Chris Tower, Vincent von Hansen (col suo mistero dellhumpah che verr svelato solo molti anni dopo), il professor McQuillan, Mark Mystre e ora persino (attenzione allo spoiler) Finnegan.

unoperazione che nasce dalla capacit di fare tesoro della ricca selezione di elementi disseminati nella serie da Alfredo Castelli nel corso degli anni. E naturalmente non ci si ferma ai personaggi o alle grandi trame gi note (come la faccenda del sodalizio tra Mark Mystre e gli Uomini in Nero, che promette ora di rivelare nuove verit insospettate). Ci sono anche molti altri dettagli, magari considerati minori e che sfuggono ai pi, ma che vengono qui raccolti e sfruttati a dovere con il solito duplice scopo: il primo costruire una storia coerente e corposa; il secondo premiare i collezionisti (che si ricordano questi dettagli). Ecco quindi il piccolo Martin collezionista di ritagli di giornale con articoli mysteriosi (dal famoso Mister No Special), lesortazione ricca di presagi ad andare al M.I.T., ma anche il bar con quel caratteristico juke box che un brutto giorno si guaster (Scritto nel destino e Ricordo senza fine).

La storia praticamente perfetta, e lalbo una girandola di trovate e rivelazioni che riescono a tenere incollati il lettore dalla prima allultima pagina.

Fresca, vivace, ironica e dinamica, la trama non concede un attimo di tregua al lettore n si arena in situazioni di stanca. Gli elementi dobbligo sono tutti presenti e ben bilanciati: lumorismo argutamente logico (la reazione di Martin e Chris alla proposta di un progetto nuovo da parte di von Hansen) ed evita di debordare rovinando la trama; il mystero sia mytologico (quattrocento milioni di anni fa? E quale civilt...?) sia storico (la campana di Harvard, giustamente in tema!), sia contemporaneo (gli UiN e il complotto di Summer); lazione riceve la sua giusta attenzione (e resta funzionale alla trama); la continuit utilizzata con intelligenza e diventa uno strumento per sviluppare la storia invece che un fardello di cui ci si deve sbarazzare a colpi di retcon; e il fatto che non venga mai apertamente citata tramite didascalie la rende ancora pi godibile per i lettori che sanno.

I dialoghi sembrano leggermente pi elaborati rispetto al solito stile di Recagno, forse per evidenziare la funzione svolta dal MM adulto, che un narratore intermedio (per intenderci, nello stile di Adso da Melk che racconta le vicende de Il nome della rosa) e che dichiaratamente elabora la narrazione a modo suo. I personaggi vengono analizzati con sottigliezza (Martin che si rende conto di cominciare a ragionare come Mark) e i loro rapporti si evolvono (ancora, Martin che finalmente riesce a parlare col padre).

Latmosfera universitaria resa molto bene, e gli inevitabili intrighi amorosi, invece che degenerare in riempitivi stucchevoli, sono funzionali alla trama e al personaggio stesso: infatti, il MM adulto si concede una pausa davvero tipica di lui per esplorare le possibili alternative della sua reazione al colpo di scena sentimentale (e finisce cos per ammiccare allalbetto allegato).

La connotazione umoristica ulteriormente amplificata dal marchio mysteriano della citazione colta che appaga i gi citati lettori che sanno. Ecco quindi che Chris flirta con Betty e Veronica: sar un caso? Mica tanto, visto che poi compaiono Archie, Reggie e Jughead, identici nel nome e nellaspetto agli scolari di Riverdale degli Archie Comics. finita qui? Direi di no, perch c pure Josie di Josie And The Pussycats (ma non c Alexandra, che peccato!) e mi pare di riconoscere persino un possibile Alpha Alpha (ma forse qui esagero).

Unaltra citazione non da poco, anche se in questo caso non c nulla da ridere, rappresentata dal ritrovamento di una campana che in realt la chiave per attivare unantichissima astronave. E per fortuna che non di bronzo! Qui qualcuno deve aver visto troppi episodi di Kotetsushin Jeeg.

In conclusione, questo Speciale uneccellente lettura estiva che unisce al tradizionale divertimento la capacit (e il piacere!) di costruire per il futuro. E dire che una storia retrospettiva e, come ci viene fatto notare da Martin Mystre stesso parlando di Chris Tower in ospedale, non dovrebbe riservarci molte sorprese, visto che sappiamo gi che fine fanno i personaggi. Sar che vedere chi muore ammazzato alla fine dellalbo non necessariamente lintrattenimento che interessa al lettore-tipo di Martin Mystre?



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