Fumetti

Gay a Strisce: i fumetti contro l'omofobia

Presso la Statale di Milano la mostra sull'omosessualit nei comics

17/05/2012
Gay a Strisce: i fumetti contro l'omofobia

Istituita dall'Unione Europea nel 2005, la giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia celebra l'anniversario della rimozione dell'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale pubblicata dall'OMS (e avvenuta solo nel 1990). Era inevitabile quindi che il collettivo studentesco GayStatale scegliesse proprio questa giornata (cioè il 17 maggio) per presentare la mostra 'Gay a Strisce', che riuscisce tavole di diversi fumetti unite dalla tematica omosessuale.

Eravamo all'incontro che tra gli altri ha visto presenti Francesca Pardi, autrice del fumetto 'Piccola storia di una famiglia: perché ho due mamme..' (e che con 'Piccolo Uovo' disegnato da Altan ha vinto il premio Andersen ma ha subito una reazione violenta da parte della politica); Massimo Scotti, bibliotecario del CIG ArciGay Milano (Centro d'Iniziativa Gay) e esperto di fumetto omosessuale; Luca De Santis, autore del fumetto 'In Italia sono tutti maschi'.

Quindi abbiamo visitato la mostra, che consta di svariati pannelli ognuno dedicato ad un personaggio dei fumetti, di cui mostra alcune tavole e la biografia dell'autore ().

Il nostro plauso a Silver, da sempre attento alle tematiche sociali e presente con Lupo Alberto, a Leo Ortolani, con Rat Man e soprattutto Cinzia la Barbara e come al solito a Mario Gomboli e la sua Astorina. Una copia de 'Il segreto della Rocca' di Diabolik (gennaio 2007) distribuita in omaggio a tutti i presenti.

Due grossi buchi: un pannello dedicato a Legs Weaver e May Frayn (quello di Legs è stato il primo fumetto in assoluto dedicato ad un personaggio gay) e uno ai Supereroi (è recente infatti la notizia del matrimonio tra il mutante Northstar e il suo partner Kyle). Ne abbiamo parlato con Alexis Rosas (che assieme a Marco Stanoppi e Saverio Romani ha curato la mostra): lui mi ha detto di aver contattato sia Sergio Bonelli Editore che Panini, ma che poi le cose sono andate per le lunghe e non sono riusciti a chiudere. Peccato.

La mostra rimarrà aperta fino al 5 giugno prossimo (presso l'Università Statale). Se non potete vederla non perdete la seconda occasione che vi verrà offerta: in futuro infatti verrà riproposta presso il Museo WoW di viale Campania in una versione ancora più storica. Vi terremo aggiornati.