Fumetti

Tutta la vita in un abbraccio: intervista agli autori

Il toccante volume viene presentato con Simona Atzori marted 30 luglio alla libreria Arion Monti di Roma

28/07/2013
Tutta la vita in un abbraccio: intervista agli autori

Una storia che non pu lasciare indifferenti, una spinta incredibile e vitale a superare i propri limiti. Il graphic novel Tutta la vita in un abbraccio (ideato dal ballerino e coreografo Luca Amitrano, scritto dallo sceneggiatore Cristiano Silvi e disegnato dall?illustratore Marco Pugliese) racconta la vicenda drammaticamente realistica della giovane Amira, una ragazza turca che grazie alla propria determinazione straordinaria, e a una serie di incontri destinati a cambiarle la vita, riesce a superare il proprio destino avverso realizzando il suo pi grande sogno di diventare una ballerina.

Marted 30 luglio alle ore 18.30, la ballerina e pittrice di fama internazionale Simona Atzori (nata senza gli arti superiori, eppure con esperienze artistiche accanto a Paolo Londi e Roberto Bolle) presenta il graphic novel di 164 pagine con gli autori presso la libreria Arion Monti di via Cavour 255 a Roma. Con l?occasione, abbiamo incontrato brevemente i tre autori.

Luca Amitrano, raccontaci com? nata l?idea di ideare questo fumetto dopo aver letto un articolo di cronaca internazionale e aver subito pensato a Simona Atzori...
Gli articoli che ho letto in quel periodo erano diversi e tutti parlavano di atrocit di donne che in Turchia venivano private non solo della dignit, ma anche del diritto a difendersi da ci che subivano. Subito ho avuto l?istinto di reagire a tali atrocit e quindi iniziai a parlare con Simona di questo mio progetto di realizzare un film che ovviamente, prendendo spunto dalla realt, raccontasse anche sotto forma di denuncia una storia fatta s di dolore, ma soprattutto di riscatto. Simona mi appoggiava pienamente da subito, confidandomi che avrebbe accettato volentieri la sfida di interpretare, non solo a passi di danza, il ruolo di Amira, il personaggio di fantasia da me creato. Io mi misi subito al lavoro e, forte della fiducia che Simona riponeva in me e nel progetto, ho iniziato ad avviare tutta questa ?macchina? organizzativa.


Cristiano Silvi, come avete coordinato e sviluppato il racconto tu e Luca?
Credo non sia un mistero il proposito iniziale di Luca Amitrano di sviluppare il suo soggetto in funzione di una successiva realizzazione cinetelevisiva. In virt di questo, la Tunu ha pescato me, per stile e tradizione di famiglia contiguo al mondo del cinema, tra i molti sceneggiatori della propria scuderia. Il primo obiettivo era dunque avvicinarsi, attraverso il fumetto ? in questo caso con i suoi limiti e comunque le sue specificit ? ai ritmi narrativi, di regia e montaggio tipici di un film. Quello che perci, sin da subito e con una punta d?immodestia, Luca ed io ci eravamo detti che forse avremmo potuto inaugurare un nuovo filone, magari come precursori, che avrebbe potuto prendere il nome di graphic movie! Se sia andata veramente cos non lo so, ma le intenzioni c?erano tutte... Infatti, come la pi ortodossa tradizione cinematografica vuole, mi sono ritrovato a sviluppare il soggetto di Luca in un vero e proprio trattamento prima, sceneggiatura poi e infine lo storyboard.


Avete gi avuto modo di ricevere le prime reazioni da lettori, magari vicino alla Turchia?
Reazioni dal mondo culturale turco non mi risulta ve ne siano state. Di critiche e apprezzamenti ne abbiamo per fortuna collezionati diversi. Taluni dal mondo dell?associazionismo per i diritti delle donne che mi hanno particolarmente incoraggiato.

Ci raccontate qualche aneddoto nato durante la lavorazione o dopo la stampa?
Beh, ogni fase creativa riserva aneddoti e curiosit. Nel nostro caso stata buffa la fase di vero e proprio casting che Luca e io abbiamo elaborato. Assegnare a un ruolo il volto di un interprete. Divertente, ma mica facile! Nel nostro caso si era poi del tutto obbligati: avevamo gi Simona Atzori nel ruolo della protagonista; cos come Marco Pugliese avrebbe disegnato Amira con le fattezze della Atzori, con lo stesso principio si doveva procedere cogli altri interpreti del film, ehm... volevo dire fumetto! Raul Tavares a chi lo facciamo interpretare? E don Luigi, chi lo fa? La figura del maresciallo De Matteis a chi si addice? Risposte che noi abbiamo dato e che Marco ha reso egregiamente col suo stile impareggiabile. Adesso, come nel gioco del ?chi chi??, sta a voi lettori riconoscere gl?interpreti che ci hanno regalato i loro splendidi volti!


Marco Pugliese, il soggetto di Luca e la sceneggiatura di Cristiano li hai rivisti insieme a loro collaborando alle inquadrature o hai preferito seguire direttamente le loro indicazioni? Avete discusso insieme anche della copertina? Quando ci avete messo dall?idea alla pubblicazione?
Cristiano mi mandava mano a mano la sceneggiatura sotto forma di storyboard. Devi sapere infatti che il buon Cristiano ha anche una bella manina, quindi il lavoro sulle inquadrature era gi ben abbozzato. Ti ringrazio anche per avermi posto la questione del tempo che ci abbiamo messo, perch secondo me spesso non c? una chiara percezione di quanto tempo ci voglia per disegnare un fumetto: dall?inizio dei disegni alla consegna dei definitivi sono passati circa otto mesi... Anzi, di pi, se si contano anche le tavole di prova e i tempi di pubblicazione! E non ci si pu permettere di dire ?Okay, per oggi le mie otto ore le ho fatte, continuo domani?. Nonostante ci, ho sforato paurosamente. Per quanto riguarda la copertina, quella che vedete la terza. Le prime due avevano uno stile simile a quello usato per le tavole, ma erano a colori. Per mancava qualcosa a entrambe, primo su tutti un richiamo forte al personaggio di Simona. E per... ?tagliare la testa al toro?, si deciso di puntare al realismo in copertina. Stilisticamente c? molta differenza tra la copertina e le tavole, ma almeno cos non mi si pu dire che disegno gli omini storti perch non sono in grado di disegnarli dritti!

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