Fumetti

Lisola senza sorriso, nuovo exploit della collana Tipitondi

Il ritorno della delicate e affascinanti atmosfere di Enrique Fernndez

24/03/2014
Lisola senza sorriso, nuovo exploit della collana Tipitondi

Con L’isola senza sorriso torna il genio di Enrique Fernández con una fiaba dall'affascinante e delicata atmosfera, nella bella collana pubblicata da Tunué dal nome evocativo Tipitondi, la prima in Italia di graphic novel dedicata interamente a bambini, ragazzi e “giovani adulti”, la celebre categoria editoriale anglosassone per adolescenti 14-21enni sviluppatasi intorno agli anni Venti del Novecento.

Si tratta di volumi ariosi, dagli angoli smussati, diversi per storie, personaggi e stili grafici ma tutti con le stesse ambizioni: «risvegliare la curiosità, superare conflitti e confini, promuovere la contaminazione, l’apertura, il rispetto».

La collana è partita dalla rilettura a fumetti di classici della letteratura per ragazzi, riproposti in una veste grafica originale, per poi passare a romanzi inediti, in una mescolanza che è una scelta precisa... come a dire che il nuovo può avere la profondità del classico e il classico la freschezza del nuovo: somiglianze che i giovani lettori sono in grado di cogliere senza paraocchi, incarnando ogni volta la celebre frase di Italo Calvino secondo cui «un classico non ha mai finito di dire quel che ha da dire».

L’isola senza sorriso di Enrique Fernández Peláez si tratta di un racconto straordinariamente suggestivo di un piccolo mondo in notturna denso di mistero e avventura in pagine la cui luce ammicca ai fotogrammi dei migliori film animati, con citazioni grafiche sospese tra DreamWorks, lo Studio Ghibli di Hayao Miyazaki e Isao Takahata e naturalmente la Disney.

La trama di partenza è presto detta: in una notte tempestosa, il geologo Milander Dean sbarca sull’isola Yulkukany, misteriosa terra di balenieri, per studiare le affascinanti rocce dell’isola, lo accoglie con entusiasmo Elianor, una bambina vitale e briosa. Nasce da quest’incontro una serie di avventure immerse nel folklore popolare impregnato di magia e intuito. Una storia che irraggia una luce in cui si respira aria d’oriente e tutti gli insegnamenti preziosi di questa meravigliosa civiltà.

Avviata ormai da tre anni, la collana Tipitondi di Tunué si è fra l’altro aggiudicata il Premio Stefano Beani per un’iniziativa editoriale a Lucca Comics & Games 2012, «Per aver colmato una lacuna del mercato fumettistico italiano realizzando un’intera collana appositamente dedicata al pubblico più giovane».

Nel segno dell’instancabile promozione attraverso Internet e i social network che da sempre caratterizza la casa editrice di Latina (ormai vicinissima al traguardo dei suoi primi dieci anni di attività), va segnalato anche il blog omonimo. Nato come blog di collana, e quindi legato alla promozione dei libri, si sta gradualmente trasformando in un punto di raccolta di storie, testimonianze, riflessioni e suggestioni che in qualche modo si ricollegano al mondo del fumetto ma che soprattutto conservano l’entusiasmo, la curiosità e la voglia di fare che sono propri dei giovani lettori. Un progetto in piena evoluzione, in perfetta consonanza con lo spirito della collana Tunué.

Di seguito un’anteprima:

 

 

mentre è la stimolante pagina Facebook del 39enne fumettista di Barcellona, che molti hanno incontrato di persona quando era ospite per la prima volta in Italia alla scorsa Lucca Comics & Games e che grazie all’attività della casa editrice di Latina ha interagito più volte con il pubblico del Bel Paese.

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