Fumetti

I fantasmi di Maupassant per l'editore che mise 'in mostra' Hugo Pratt

Per Nuages esce Le Horla, disegni di Luca Caimmi

29/04/2013

una galleria d'arte, oltre che una casa editrice, la milaneseNuages. La creatura di Cristina Taverna, che fu la prima a esporre in Italia gli originali di Hugo Pratt, a farli quotare e a venderli, dal 1981 in via del Lauro 10, in un angolo romantico e silenzioso tra la bolgia di piazza Castello e quella di Brera. Insomma, a met tra la movida dei vip e pseudo tali e il can can dei turisti per un giorno che nascono i libri illustrati cari alla Taverna. Negli anni Pratt ha raccontato Rimbaud, Moebius Dante, Toppi i miti nibelunghi...

Oggi tocca a Luca Caimmi, fanese, 35 anni, dare corpo a un breve racconto di Guy de Maupassant,Le Horla. L'autore di Bel Ami lo scrisse nel 1887, sei anni prima di morire ucciso dalla sifilide che lo aveva reso pazzo, questo concentrato di paura, ansia, follia, dove un uomo che si reputa normale convinto di ricevere le visite di un essere invisibile, capace di bere acqua e latte in quantit, di assillarlo durante il sonno, di imperversare in giardino, nei dintorni di quella casa che alla fine il protagonista vorr bruciare, convinto di eliminare cos il suo nemico, consumato dalle fiamme, intrappolato tra quattro mura.

Approfittiamo di Caimmi, fumettista e illustratore, gi premio Andrea Pazienza nel 1998, per toglierci alcune curiosit.

Luca, che tecnica hai adoperato per illustrare Le Horla?

Acrilico bianco su fondo nero dipinto a china, tutto su carta da acquerello.

Che cosa rappresenta per te questo mostro che tormenta il protagonista?

La pazzia, la capacit che ha ogni uomo di crearsi delle paure, di farsene trasportare in una solitudine che le amplifica in modo spaventoso.

Come nasce il tuo libro?

Da una intuizione dell'editore, che osservando i miei disegni li ha visti molto vicini alle atmosfere raccontate in Le Horla. Ho sempre creato trasparenze, velature che nascondono elementi, ma lasciano anche intravedere forme. Proprio come nel libro, dove la figura mostruosa che tormenta il protagonista sempre al limite tra il reale e l'immaginario.

Disegni parecchi uccelli notturni, esseri che pure non sono citati nel libro. Come mai?

Sono barbagianni, assioli, tutti animali che abitano i luoghi notturni delle campagne e dei giardini cittadini. Lavorando intorno alla notte ho ragionato sul fatto che in queste ore i mammiferi e molti altri animali e uccelli vengono allo scoperto. Nascosti e invisibili di giorno, appena scende la sera sostituiscono la presenza umana.

LE HORLA, Nuages, 56 pp, cartoncino con alette, 23 euro.

Altri articoli di Alessandro Trevisani:

La Casati Rizzoli Lizard, ritratto di una donna 'strabiliante'

Fandango Tutto Zanardi: Andrea Pazienza nel ricordo di Antonio Vianovi

Rizzoli Lizard 'Pyongyang': la Corea del Nord, un pugno di mosche schiacciate con cura

Beccogiallo Io so' Carmela, come un pugno allo stomaco