Fumetti

Kleiner Flug - Giotto, la recensione

Un fumetto che racconta la vita quotidiana di bottega e cantiere di un Maestro dell'arte italiana: Giotto

22/11/2013

Parlare di case editrici, di fumetti e di autori sovente espone a critiche; una di quelle ricevute, fin troppo spesso tanto da far riflettere, quella che imputa a chi recensisce una certa indulgenza verso gli autori oppure una certa difficolt nell'avanzare critiche per evitare di dare dispiaceri ad editori ed autori. C' forse qualcosa di vero in tutto questo ma ci permettiamo di aggiungere una chiave di lettura che ben si applica alla recensione del volume Giotto, edito dalla Kleiner Flug e realizzato da Claudia Tulifero e Checco Frongia. Sovente esistono editori che realizzano prodotti di qualit e la scelta, quando si deve recensire qualcosa, cade proprio su prodotti che appaiono ben realizzati e che possono interessare e apparire particolari o di valore e che, semplicemente, dopo la lettura, si dimostrano realmente tali.

Il volo dell'editore Kleiner Flug sembra essere ben decollato; dopo il volume raccolta di alcune riduzioni a fumetti di opere di Giuseppe Verdi, la loro attivit si dipanata in due direzioni, la produzione autonoma e l'edizione di alcuni volumi esteri di chiaro valore.

Abbiamo un editore particolare, che cerca di coniugare narrazione, fumetto, arte, cultura italiana e radicamento territoriale e un'idea particolare, apparentemente riduttiva ma nella realt semplice e originale. Gli autori, dovendo dedicare un fumetto al personaggio di Giotto, piuttosto che cercare di narrarne la vita, le avventure, amicizie, amori, opere... decide di aprire una finestra quasi in tempo reale su alcuni giorni della sua vita ma soprattutto sul suo lavoro, sulla quotidianit, sull'intreccio fra routine e arte, laddove il Maestro Giotto si dedicava a moltissimi lavori contemporaneamente e gestiva cantieri dove venivano realizzati gli affreschi.

Si denota uno studio importante delle tecniche di realizzazione degli affreschi, della quotidianit del lavoro e del momento in cui stato ambientato il fumetto. Una attenzione, come detto, a quelli che erano i gesti quotidiani come mangiare poco o nulla dalla stanchezza o far preparare il pranzo dagli aiutanti per poter desinare tutti insieme (magari con un "pasto" unico come un panino dentro cui mettere tutto il cibo per velocizzare l'intervallo), come l'avere un cane a guardia degli affreschi durante la realizzazione per tener lontano un gatto che era solito far pip sullo stesso.

Traspare, dal racconto, un misto tra stanchezza e voglia di fare, tra rigidit, severit necessari per riuscire nel lavoro e i guizzi d'arte necessari per far s che il lavoro diventi, appunto, arte.

Il maestro chiaramente stanco perch attraversa un periodo di superlavoro ma non vuol cedere e tiene botta, sacrificandosi anche fisicamente per mantenere alta l'attenzione e la professionalit dei suoi assistenti.

Alla fine della storia c' un piccolo glossario dei termini tecnici adoperati all'interno del volume ma anche e soprattutto un diario immaginario dei giorni di lavoro di Giotto, fra problemi quotidiani quali la ricerca dei pigmenti per il colore e la realizzazione dello stesso.

Il comparto grafico ha inoltre una sua peculiarit. La parte principale realizzata in bianco e nero con un tratto lineare ed essenziale, impreziosito da un tratteggio fatto di piccolissimi archetti che si incrociano fino a diventare fittissimi fino quasi a sembrare un nero pieno; una scelta particolare che discosta lo stile quasi "alla Gipi" di Checco Frongia rendendolo pi particolare.

Dicevamo della peculiarit: in linea con lo studio fatto sui materiali e sulle tecniche per realizzare gli affreschi gli autori hanno integrato i disegni in bianco e nero con alcune vignette che riprendono gli affreschi di Giotto, che, in maniera particolare, si animano e discutono fra loro. Queste parti a colori sono reali affreschi realizzati da Claudia Tulifero (restauratrice di opere d'arte) dall'autore e ripresi e incastonati nelle tavole, a dimostrazione di un lavoro decisamente fuori dal comune; lavoro, come indicato da Alessio D'Uva nell'intervista a noi concessa, che come molti di quelli inediti della Kleineg Flug, ha radici nel tessuto culturale e fumettistico toscano (inteso come matrice scolastica, attingendo al serbatoio degli allievi della Scuola Internazionale di Comics di Firenze).

Volendo ricollegarsi a quanto detto all'inizio e per concludere ci viene da dire che in questo caso un editore di recente costituzione, appassionatamente rivolto ad un ambito culturale e di rivalutazione di temi e personaggi che han fatto la storia della cultura italiana, ha scelto di dare vita ad un progetto singolare, che narra la vita quotidiana di un Maestro dell'Arte italiana, Giotto, alle prese con problemi anche fin troppo materiali che gli scandiscono il lavoro, realizzato con una tecnica ancor pi singolare che mescola fumetto ad affresco. Autori particolari, idee singolari, editori coraggiosi: ce n' abbastanza per scrivere recensioni positive.


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